Final Four di Coppa Italia, portieri protagonisti

Le Finals della Coppa Italia di Serie A di calcio a 5 rappresentano forse il momento di maggior fascino dell'intera annata. E quelle disputate nei giorni scorsi a Napoli non hanno tradito le attese. Rispetto alle ultime stagioni, in cui le migliori otto si affrontavano per la coccarda tricolore, si è tornati alla vecchia formula, in voga fino alla stagione 2002/2003, della Final Four.

Appuntamento raggiunto da tre compagini campane: Real San Giuseppe, poi vincitrice del trofeo, Napoli e Feldi Eboli e dall'iconica Italservice Pesaro, protagonista dell'ennesima finale di un ciclo forse irripetibile.

Quattro squadre rappresentate in campo da altrettanti portieri di altissimo livello, con storie molto diverse tra loro.

I quattro "defenders" della Final Four

Carlos Henriqe Dalcin (Feldi Eboli)

Unico esponente della scuola brasiliana arrivato all'appuntamento finale. La nuova riforma voluta dalla Divisione calcio a 5 ha portato la maggior parte delle società ad investire su estremi difensori italiani, ma Dalcin può vantare la qualifica di formato, un vantaggio non da poco. Parliamo infatti di un ragazzo sbarcato nel nostro paese ad appena 16 anni, quando fu ingaggiato dallo Sporting Altamarca. Una carriera tra A1 e A2 in cui ha mostrato tutto il suo valore, con caratteristiche specifiche tra cui spicca la grande abilità nel gioco con i piedi.

Quest'ultima mostrata anche nella semifinale persa contro il Real San Giuseppe, con un lancio di 30 metri per poco non tramutato in gol da Calderolli. Inoltre in sei stagioni su nove disputate in Serie A è riuscito ad andare in gol. Semifinale in cui ha fatto vedere un po' tutto il repertorio di parate, dalla spaccata, al tuffo. Rispetto al Dalcin stratosferico della passata stagione è invece apparso un po' meno reattivo sulle conclusioni dalla distanza.

Lorenzo Pietrangelo (Napoli Futsal)

Classe '95 è considerato uno dei possibili eredi di Mammarella per il ruolo di portiere titolare della Nazionale Italiana, la cui porta ha difeso in due delle tre partite di Euro 2022. Prima stagione in Campania dopo un quadriennio d'oro alla Came Dosson, nella prima parte di stagione si è alternato tra i pali a Marcio Ganho (poi messo ko da un infortunio), da cui si differenzia nelle caratteristiche.

Ha iniziato la carriera a Pescara come specialista dei rigori, preferito anche a colleghi più esperti in gare ad eliminazione diretta. Dote che non è emersa nella gara persa proprio ai penalty contro Pesaro. Con i suoi 184 cm ha un'ottima capacità di copertura della porta che ne favorisce il posizionamento. Non manca comunque di reattività, come evidenziato in particolare da due parate in semifinale, una di piede su Tonidandel e una a doppia mano su Kytola.

Davide Putano (Italservice Pesaro)

Classe '85, il più esperto dei portieri scesi in campo a Napoli. Palermitano, pluriscudettato con la Luparense, è tornato in serie A a tre anni di distanza dall'esperienza 2018/19 tra Maritime e Real Rieti. E' stato l'assoluto protagonista della semifinale contro il Napoli. Prima con la parata più bella della Final Four (ne parleremo in un capitolo a parte) e poi parando due calci di rigore.

Portiere in gioventù dotato di esplosività impressionante, alla soglia dei 40 anni pur perdendo una parte di questa caratteristica, ha conservato grande reattività e migliorando il posizionamento. Considerato il più forte neutralizza rigori del calcio a 5 italiano degli ultimi anni, contro il Napoli ha alternato il modo di affrontare i tiratori, sia rimanendo dritto in piedi (primi due penalty), sia andando a cercare la parata con il "passo lungo".

Il suo ritorno ad altissimo livello sulla scena nazionale dimostra come forza di volontà e capacità di essere seguito da uno staff di grande competenza possa compensare le annate in categorie inferiori.

Particolarità è stato l'unico portiere a non parare a mani nude, bensì utilizzando guanti tagliati. Una scelta dettata da un piccolo problema ad un dito e che gli ha consentito di ridurre l'impatto del pallone sulla parte interessata.

Yuri Bellobuono (Real San Giuseppe)

Classe '98, il più giovane del quartetto, si è fatto notare da giovanissimo come un talento purissimo. Dopo aver fatto esperienza in A2 si è affermato al Real San Giuseppe come uno dei migliori interpreti della Serie A, aspetto che lo ha fatto entrare di diritto nelle rotazioni della nazionale italiana, difendendone la porta durante le qualificazioni mondiali.

Fisicamente normolineo, è un portiere completo, capace di utilizzare con ottimi risultati tutte le tecniche di parata. Anche in questa Final Four lo abbiamo visto intervenire in tuffo alto e basso, in spaccata, con chiusure a croce spagnola o in brasiliana. Ma anche nell'aggressione della palla tra le gambe dell'attaccante. Buonissime anche le capacità con i piedi, come dimostra i 9 gol messi a segno nelle ultime tre stagioni.

La parata più bella

Il salvataggio della Final Four lo ha effettuato Davide Putano nella semifinale contro il Napoli. Una parata straordinaria sia per reattività che per lettura della situazione di gioco.

Il Napoli ruba un pallone nella propria metà campo con Rodolfo Fortino. Il pivot supera in velocità l'ultimo difensore del Pesaro e si presenta insieme al compagno Mancha a tu per tu con Putano. Il portiere dell'Italservice legge benissimo la situazione, arretrando quasi sulla linea di porta, costringendo Fortino a ritardare la scelta e al contempo accorciando le distanze sull'eventuale passaggio sul secondo palo. Fortino opta per un tiro di punta da circa quattro metri ed è impressionante la reattività di Putano che con la sola mano destra riesce a deviare in angolo.

La migliore parata delle Finals di Coppa Italia, effettuata da Putano in Italservice Pesaro vs Napoli.


Vuoi allenarti anche tu come Putano?

Allenati come un portiere di Serie A!

Nicola Giannattasio

Nicola Giannattasio, classe '80, allenatore di Primo Livello. Attualmente guida il Prato C5 femminile in A2 ed è portiere del Prato C5 in A2. In carriera da giocatore ha vestito le maglie di Prato, San Michele, Atlante Grosseto, Kaos Futsal, Poggibonsese e Arpi Nova, con 25 stagioni consecutive nei campionati nazionali, vincendo due scudetti, una coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Serie B.

Tra gli incarichi da tecnico anche quattro stagioni in B alla Poggibonsese, la presenza negli staff delle varie Rappresentative Regionali Toscane e il ruolo da vice allenatore della Nazionale Italiana Ipovedenti ai Mondiali 2017

Indietro
Indietro

LA COMPONENTE MENTALE DELL’ALLENAMENTO PER I “NUMERO 1”

Avanti
Avanti

Le regole del portiere di calcio a 5