Futsal, il caso Polonia: un modello che riscrive le regole della crescita
PreZero Arena Gliwice
Negli ultimi giorni le immagini provenienti dal palazzetto di Gliwice hanno fatto il giro del mondo del futsal. Diecimila trecentocinquantasette spettatori — un dato da record — hanno assistito alla sfida di Champions League tra Piast Gliwice e Anderlecht, un numero mai raggiunto al di fuori di una Final Four della competizione. Un dato che racconta molto più di una semplice partita: racconta l’ascesa di un intero movimento.
Un Paese “secondario” diventato protagonista
Per anni la Polonia è stata considerata una nazione “di secondo piano” nel panorama del futsal europeo. Ma i fatti recenti smentiscono clamorosamente questa percezione. In pochi anni, il movimento polacco ha saputo costruire una struttura solida, credibile e, soprattutto, capace di attrarre pubblico e investimenti.
Oggi la Ekstraklasa Futsal conta 16 squadre, tra cui nomi storici del calcio a undici come Legia Varsavia, Widzew Łódź e Ruch Chorzów. Una dimensione polisportiva che testimonia quanto il futsal stia diventando parte integrante dell’identità sportiva nazionale.
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Il modello Piast Gliwice: visione, investimento, risultati
Il simbolo di questa crescita è il Piast Gliwice, polisportiva che nel calcio ha vinto il campionato nazionale nel 2018-2019 e che ora sta scrivendo una nuova storia nel futsal.
La svolta è arrivata con l’ingaggio di Orlando Duarte, il “guru” portoghese considerato uno degli artefici della rivoluzione tecnica che ha reso il Portogallo una superpotenza mondiale. Sotto la sua guida, il Piast ha conquistato il primo titolo nazionale, per poi ripetersi l'anno scorso, prendendo il posto di una storica rappresentante come il Rekord Bielsko-Biała.
Dietro ai risultati sportivi c’è una strategia precisa: investimenti mirati, infrastrutture moderne, valorizzazione dei giovani e una sapiente integrazione tra talenti locali e stranieri. Nel campionato polacco militano oggi numerosi giocatori provenienti da Spagna, Brasile e Colombia, segno di un mercato sempre più attrattivo.
Una crescita visibile in ogni aspetto
Non si tratta solo di risultati sul campo. Il futsal polacco ha investito anche nella comunicazione e nell’organizzazione: il sito ufficiale della lega è tra i più curati d’Europa, con statistiche aggiornate, archivio storico e copertura completa delle gare.
Sui social media, la crescita è altrettanto evidente: il canale YouTube ufficiale della lega supera i 13.000 iscritti, con numeri di visualizzazioni in costante aumento.
L’interesse del pubblico, esploso con la partita di Gliwice, non è un fenomeno isolato ma il risultato di anni di lavoro sulla professionalizzazione e sull’identità del futsal polacco.
Anche la nazionale cresce
A livello internazionale, la nazionale polacca ha compiuto un salto di qualità notevole: tre qualificazioni consecutive agli Europei (2018, 2022, 2026), un traguardo mai raggiunto prima.
Manca ancora la qualificazione a un Mondiale — l’unica partecipazione risale al 1992 — ma la tendenza è chiara: la Polonia è entrata stabilmente nel gruppo delle nazioni competitive anche nel ranking UEFA.
Il segreto? Strutture, formazione e visione
La chiave del successo polacco risiede nella costruzione di impianti moderni, nello sviluppo dei settori giovanili e nella capacità di creare sinergie tra club e federazione.
Un ecosistema che, partendo da una base quasi amatoriale, ha saputo evolversi con metodo, credendo in un progetto tecnico e manageriale a lungo termine.

